Vicino al centro di riabilitazione che si chiama “Schindelhaus” che tradotto vuole dire “casa delle tegole”.
Chi dietro questo nome si aspetta un ristorante dal look “tirolese”, come del resto feci io la prima volta che c’andai.
Invece proprio no, l’esterno tappezzato di tegoline di legno, “Made in Austria” anche se in modo molto minimal, cela un segreto ben ideato.
Un ambiente luminoso, un misto tra pietra naturale e legno di radica d’olivo, omaggio alle boiserie tirolesi, privo di riflessi e spigoli, possibili oggetti di disturbo.
Alle pareti una discreta collezione di arte contemporanea locale, giovani artisti esposti e promossi ottimamente in un ambiente sicuramente ideato anche per questo.
Bella la mis en place, semplice ma con carattere, bicchieri di Riedl, Serie Somelier, cottone egiziano per tovaglia ve tovaglioli, posate decenti, ma scelti con gusto.
A sinistra dell’entrata una piccola ma ben strutturata cantina a vista, Champagne d’annata ben in vista.
Quando ho prenotato, dicendo: per quattro, due in sedia a rotelle, mi sento rispondere: benissimo, a che ora?
Cosi charmante, che al primo momento ho pensato non avesse capito. Invece no, ha capito eccome.
Arriviamo, Stephan e io ndr., armati di due biondone, amiche mie della vicina Kitzbűhel, e troviamo un tavolo con panca e dall’altra parte due buchi per le nostre sedie.
Bella, prendiamo posto e arrivano i menu e la carta dei vini, feudo mio.
Grande sorpresa: non enorme, ma molto ben pensata, fatta di chi capisce e.. beve.
Beve bene poi.. cosa non facile oggigiorno.
Tante belle etichette austriache, qualche italiano buono e meno noto e poi, rimango fulminato: leggo “Bordeaux pour le connaisseur”.
E che conoscitori: seconde e terze cru di grande Domaine, Grand cru e scelte azzardate ma ben piazzate, Pomerol splendidi.
Opto per uno spumante di pere, scelta interessantissima per l’aperitivo, leggero, come un sidro, o piuttosto uno spumante di fiori di sambuco.
Passo a un Federspiel, giovane Riesling della Bassa Austria e per il finale un possente, spettacolare Chateau de Croix, Pomerol, Domain vicina al ultraricco Chateau de Petrus, un bellissimo Merlot in purezza, palato satinato, geniale.
Direte che spreco, io dico che benedizione..
Antipasti da ingredienti locali, primi divertenti e da facile interpretazione, secondi o di pesce locale, d’acqua dolce oppure selvaggina o manzi scelti..
Poi i fratelli Winkler con il loro menu: “No risk, no fun..” per coraggiosi, non troppo.
Se avete voglia di sapere di più.. http://www.schindlhaus.com/
Non è dietro l’angolo, ma ne vale la pena.
Accoglienza: ****
Cucina: ****
Cantina: *****
Chripep: ****